Il Senet, il gioco più popolare dell’Antico Egitto, era un passatempo che appassionava ogni classe sociale e tutto ciò è confermato anche dal ritrovamento di un papiro, oggi conservato nel museo egizio di Torino che riporta l’immagine del gioco. In modo improprio la somiglianza nella disposizione delle caselle è paragonato all’odierna dama infatti il senet è una scacchiera rettangolare divisa in trenta caselle quadrate disposte su tre file parallele. Ogni giocatore lanciava dei bastoncini di legno che avevano la stessa funzione degli odierni dadi, dal risultato ottenuto potevano essere mosse le pedine che dovevano compiere l’intero percorso della scacchiera cercando di evitare alcune caselle che erano considerate “sfortunate”.
Ricostruzione del Tempio di Amon a Karnak
Ossendrijver, che si è specializzato nella traduzione e interpretazione di tavolette d’argilla babilonesi in caratteri cuneiformi dal contenuto matematico-astronomico, ha trovato in cinque reperti databili tra il 350 e il 50 a.C. la prova chegli astronomi babilonesi prevedevano la posizione in cielo del pianeta Giove tramite sofisticati calcoli geometrici, e quindi non solo concetti aritmetici come si riteneva finora.
Qual era l’importanza del pianeta Giove per i Babilonesi?
«Loro calcolavano la posizione di tutti i pianeti, da Mercurio a Saturno, ma sembrano mostrare un particolare interesse per Giove. L’unica spiegazione che mi viene in mente è che questi astronomi che facevano i calcoli erano anche sacerdoti del più importante tempio di Babilonia, dove la divinità principale era Marduk , il cui pianeta simbolo era proprio Giove. Probabilmente, per gli astronomi babilonesi Giove era particolarmente importante perché pensavano fosse una manifestazione della divinità suprema di Babilonia. Naturalmente è solo un’ipotesi, perché nelle tavolette astronomiche i Babilonesi non ci hanno lasciato scritto né che Giove fosse un dio, né tantomeno la motivazioni dei loro calcoli.»
Al figlio a cui non viene concessa la possibilità di crescere accollandosi autonomamente il rischio di sbagliare, di fallire e di cadere, non verrà nemmeno insegnato come gestire il dolore della separazione, come rimediare ai propri errori e come fare a rialzarsi dopo un fallimento. I genitori che fanno fatica a promuovere le capacità di svincolo dei loro figli faranno, dal canto loro, probabilmente fatica in futuro nel comprendere ed accettare la fisiologica necessità di confini tra il proprio nucleo familiare e quello che il figlio andrà a creare, quanto nel gestire l’uscita dalla famiglia di origine del figlio in maniera serena, senza percepirla come “un abbandono” o come un “tradimento”. Agnese Fiorino, psicologa clinica.
Un interessante articolo sulla necessità di contribuire alla crescita ed allo sviluppo dei propri figli passando per l'errore e per piccoli e gestibili fallimenti.
Nasce a Torino il 31 luglio 1919 da Ester Luzzati (1895 – 1991) e Cesare Levi (1878 – 1942), appartenenti a famiglie di origini ebraiche, Il 22 febbraio 1944, Levi ed altri 650 ebrei, donne e uomini, vennero stipati su un treno merci (oltre 50 persone in ogni vagone) e destinati al campo di sterminio di Auschwitz in Polonia. Levi fu qui registrato (con il numero 174.517) e subito condotto al campo di Buna-Monowitz, allora conosciuto come Auschwitz III, dove rimase fino alla liberazione da parte dell'Armata Rossa, avvenuta il 27 gennaio 1945. Fu uno dei venti sopravvissuti dei 650 ebrei italiani arrivati con lui al campo.
Se questo è un uomo è un'opera di Primo Levi scritta tra il dicembre 1945 ed il gennaio 1947. Rappresenta la coinvolgente ma meditata testimonianza di quanto vissuto dall'autore nel campo di concentramento di Auschwitz.
Se questo è un uomo
Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, Senza capelli e senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d'inverno. Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi; Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi. (Primo Levi, Se questo è un uomo, 1947)
La vita è bella è un film del 1997 diretto e interpretato da Roberto Benigni, interamente dedicato allo scottante tema dell'Olocausto.
La colonna sonora è di Nicola Piovani, per la quale è stato insignito dell'Oscar alla migliore colonna sonora nel 1999. Il brano La vita è bella è stato successivamente ripreso (con l'aggiunta del testo) dalla cantante israelianaNoa, con il titolo di Beautiful That Way
La vita è bella - Colonna sonora (original soundtrack) - brano: "La vita è bella"
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Matematica, trovato il numero primo più grande, ha oltre 22 milioni di cifre. Ecco perché è una scoperta importante.
Per leggerlo tutto occorrerebbero giorni, se scritto la sua lunghezza sarebbe di decine di chilometri. Fa parte dell’insieme dei numeri di Mersenne. Importante per la crittografia
Articolo del Corriere della Sera di Emanuela Di Pasqua
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